MUSEO DELLE MASCHERE MAMOIADA
MUSEO MATER E MUSEO DELLA CULTURA E DEL LAVORO
PAESAGGI VISIVI E SONORI DI MAMOIADA | MARZO 2017
Paesaggi visivi e sonori di Mamoiada prevede la realizzazione di due laboratorio di sensibilizzazione dedicati all’accessibilità culturale. I laboratori saranno dedicati alla sordità e alle disabilità visibile e si svolgeranno in due momenti differenti. A conclusione delle attività laboratoriali è previsto un evento di restituzione aperto al pubblico. I laboratori si svolgeranno presso il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, gestito dalla cooperativa Viseras insieme al Museo Mater e al Museo della Cultura e del Lavoro.
Il Museo delle Maschere Mediterranee nasce con l’intento di costituire un luogo di contatto tra l’universo culturale di un piccolo paese della Sardegna interna, Mamoiada, nota in tutto il mondo per le sue maschere tradizionali – i Mamuthones e gli Issohadores – e le regioni mediterranee che, attraverso le rappresentazioni e le maschere di Carnevale, svelano una comunione di storia e di cultura. A partire dalle maschere dei Mamuthones e degli Issohadores, il museo offre un’esposizione comparata di reperti provenienti dai diversi paesi del Mediterraneo evidenziandone le affinità e le vicinanze piuttosto che le difformità e le distanze.
LABORATORIO SORDITÀ | MAMOIADA 2, 8 MARZO 2017
Il laboratorio sulla sordità intende fornire ai partecipanti alcune competenze e conoscenze di base per accedere ad una nuova dimensione comunicativa – che utilizzi il canale visivo-gestuale anziché quello acustico-vocale – e alla sordità. In Italia, come in altri paesi, le persone sorde, anche se educate al linguaggio parlato, comunicano tra loro tramite una forma di comunicazione visivo-gestuale diversa da quella acustico-verbale degli udenti. Questa forma di comunicazione non è una mimica o una pantomima ma una vera e propria lingua, con caratteristiche molto complesse: la Lingua dei Segni.
Nel corso del laboratorio sono state analizzate situazioni concrete dell’interazione degli operatori con i visitatori (sordi e non). Agli operatori è stata offerta una panoramica su che cosa è la sordità, quali sono le sue cause e le tipologie. Sono state analizzate alcune barriere comunicative che impediscono lo scambio di conoscenze e informazioni. Sono state approfondite alcune strategie da mettere in atto per garantire anche alle persone sorde di visitare e fruire del museo: spesso piccoli accorgimenti in grado di rendere la visita un’esperienza completa.
Il laboratorio ha permesso agli operatori di conoscere il mondo della sordità, e iniziare ad imbastire alcune azioni comunicative utili a rendere accessibile la cultura e le antiche tradizioni legate alle maschere tradizionali di Mamoiada.
LABORATORIO DISABILITÀ VISIVE | MAMOIADA 15, 22 MARZO 2017
Il laboratorio sulle disabilità visive intende fornire ai partecipanti una panoramica sulle tipologie di disabilità visive, ponendo l’accento sulla molteplicità. Nell’immaginario comune la persona cieca è quella con il bastone bianco e qualche volta con il cane guida. E l’ipovedente? Una parola molto spesso sconosciuta, entrata nel vocabolario italiano relativamente da poco. La legge 138/2001 ci permette di classificare l’ipovisione come grave, medio grave e lieve e la cecità come totale e parziale: non esiste infatti una sola disabilità visiva.
Nel corso del laboratorio sono state analizzate situazioni concrete dell’interazione degli operatori con i visitatori ciechi e ipovedenti. Agli operatori è stata offerta una panoramica sulle tipologie di disabilità visive per offrire loro un vocabolario comune sul tema: non solo la persona cieca ma anche il mondo dell’ipovisione, che comprende una serie di compromissioni della vista differenti che mettono in condizione l’operatore di far fronte a difficoltà variegate.
Gli operatori hanno potuto colmare le loro curiosità sulla percezione che le persone cieche e ipovedenti hanno delle strutture museali nelle quali vengono accolte: conoscere la realtà delle persone con disabilità visive ha permesso di affrontarle senza timore e superare i luoghi comuni e le resistenze che spesso si hanno verso ciò che non si conosce.
Le esperte alla guida dei laboratori
- Interprete Lis, laureata in Filosofia ed esperta in Lingua dei Segni e in Educazione del Bambino SordoManuela Medau
Manuela Medau Interprete Lis, laureata in Filosofia ed esperta in Lingua dei Segni e in Educazione del Bambino Sordo
- Interprete Lis, laureata in Psicologia ed esperta in Lingua dei Segni e formazione professionaleMaria Paola Casula
Maria Paola Casula Interprete Lis, laureata in Psicologia ed esperta in Lingua dei Segni e formazione professionale
- Educatrice tiflologica iscritta all’albo IRIFOR, laureata in Psicologia e specializzata nelle disabilità sensoriali.Antonietta Di Leo
Antonietta Di Leo Educatrice tiflologica iscritta all’albo IRIFOR, laureata in Psicologia e specializzata nelle disabilità sensoriali.