Cultura accessibile nel bando “Culture Lab” della Regione Sardegna (scadenza prorogata al 15 maggio 2017)

Per la rubrica sui finanziamenti alla cultura in Sardegna le scorse settimane abbiamo parlato del bando Culture Voucher (scaduto il

Per la rubrica sui finanziamenti alla cultura in Sardegna le scorse settimane abbiamo parlato del bando Culture Voucher (scaduto il 10 marzo), del bando Culture Lab e del bando Domos de sa Cultura.

Oggi andremo ad approfondire il bando Culture Lab con alcune informazioni sulle azioni da prevedere nel progetto per l’accessibilità del patrimonio che si vuole proteggere e valorizzare. Si tratta di un bando destinato principalmente a imprese che gestiscono beni culturali (musei, biblioteche, siti archeologici…) e che intendono cimentarsi con percorsi innovativi di fruizione dei beni. Secondo quanto previsto dal bando, l’inserimento di percorsi di accessibilità è vista con particolare interesse ed è condizione di premialità con l’attribuzione di ben 6 punti.

Quando si parla di accessibilità e strutture museali e culturali si pensa immediatamente alle barriere architettoniche: le persone con disabilità motorie non possono fruire liberamente del patrimonio culturale se sono presenti barriere che impediscono il passaggio e i servizi di base, o addirittura l’ingresso.

E per quanto riguarda le disabilità sensoriali?

I disabili sensoriali costituiscono il 4% della popolazione italiana, e per loro una visita in uno dei tanti musei, siti archeologici e luoghi di cultura disseminati per il territorio italiano è spesso motivo di frustrazione. Non sempre infatti le loro necessità vengono prese in considerazione da queste strutture: è presente l’ascensore ma non un’audio guida; c’è una rampa d’ingresso ma nessuna didascalia delle opere; il sito non è accessibile alle sedie a rotelle e non ci sono guide disponibili. Nel post dedicato al pacchetto accessibilità “Paesaggi visivi e sonori”, abbiamo accennato ad alcuni dei servizi utili ad arricchire la vostra proposta accessibilità per i bandi della Regione Sardegna dedicati alla cultura: laboratori di sensibilizzazione sulle disabilità visive e uditive, video in Lingua dei Segniaudio guide complete e materiali multimediali da concordare.

Il progetto Paesaggi visivi e sonori è stato finanziato dall’Assessorato dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale della Regione Sardegna ed è attualmente in corso presso alcune strutture museali della Sardegna. Si tratta di un piano di laboratori di sensibilizzazione sulle disabilità visive e uditive, da realizzare all’interno dei musei, rivolto agli operatori museali: un primo passo per iniziare a conoscere il mondo delle disabilità sensoriali ed approcciarsi al tema dell’accessibilità culturale. A questo programma andrebbero poi affiancate altre azioni in grado di garantire una cultura accessibile. Ma quali?

Un esempio è la realizzazione di guide multimediali accessibili ai disabili sensoriali: un audio ben definito che descriva spazi e opere, una traduzione in Lingua dei Segni Italiana (LIS); percorsi tattili realizzati da professionisti e supporti video con interprete LIS. Sono solo alcuni esempi emersi nel corso dei primi incontri del progetto Paesaggi visivi e sonori nelle strutture museali di Mamoiada. Nella nostra esperienza associativa abbiamo poi avuto l’opportunità di affiancare le nostre interprete LIS Maria Paola Casula e Manuela Medau nella realizzazione tecnica di una serie di video-guide in Lingua dei Segni Italiana realizzate nell’ambito del Museo Liquido, un ambizioso progetto legato all’accessibilità degli spazi del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

Per la realizzazione delle video-guide è stato necessario approfondire le conoscenze del patrimonio presente nel museo: sia attraverso dei sopralluoghi nelle sale delle collezioni, per approfondire le informazioni su alcuni reperti presenti; sia lavorando sui testi ideati dagli operatori, da interpretare in Lingua dei Segni Italiana. I testi in italiano, con la collaborazione dell’associazione Integrattivando, sono stati adattati per la fruizione delle persone cieche e ipovedenti, e poi anche per la traduzione in lingua inglese. Le nostre interpreti LIS si sono poi occupate di comporre gli elementi del video: scegliendo le immagini che, insieme alla traccia audio con la messa in voce del testo, sono state montate con la tecnica del chromakey. In fase di montaggio le tracce audio e le fotografie di sfondo sono state sincronizzate in un video sul quale sono stati sovraimpressi i sottotitoli in lingua Italiana e Inglese.

Tutte queste azioni e altre da progettare permetterebbero alle persone con disabilità sensoriali di sentirsi maggiormente accolte e di trasformare i luoghi della cultura in luoghi veramente accessibili a tutti.

 

Per contattarci per ulteriori informazioni potete scrivere a progettazione@inmediazione.org

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