Paesaggi visivi e sonori è un laboratorio permanente per diffondere buone pratiche in tema di cultura accessibile in Sardegna.
Il progetto – partito nel 2017 in quattro strutture museali della Sardegna – intende incentivare l’accesso al patrimonio storico, artistico e culturale dell’isola coinvolgendo attivamente ipovedenti, ciechi e sordi. Un’idea di fruizione del patrimonio artistico che vuole abbattere alcune distinzioni tra fruitori disabili e non studiando ed imparando a conoscere da questo punto di vista il mondo dei musei e dei luoghi della cultura, con l’aiuto diretto dei disabili sensoriali.
L’obiettivo del progetto è quello di creare una buona prassi affinchè il museo diventi luogo attivo nella valorizzazione dei suoi spazi per tutti i gruppi di popolazione che lo visitano, con operatori museali adeguatamente formati per garantire accessibilità e inclusione anche anche alle persone con disabilità sensoriali.
L’edizione 2017 ha visto il coinvolgimento nel progetto del Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada e del Museo Nivola di Orani, a Cagliari del Polo Museale della Sardegna con il Museo Archeologico e la Pinacoteca. In questi musei sono stati realizzati dei laboratori di sensibilizzazione teorico/pratici su disabilità visive e sordità, insieme a esperti di disabilità sensoriale, mediatori culturali, sordi, ciechi e ipovedenti, per offrire agli operatori una conoscenza approfondita sul tema e un momento di confronto diretto con le persone disabili, per capire insieme i punti di forza e le criticità relative all’accessibilità museale, all’interno della propria struttura.
Per l’edizione 2018 proponiamo un format arricchito: ai laboratori di sensibilizzazione si affianca la progettazione di percorsi guidati accessibili.
Il nostro primo compagno di viaggio – che ben si presta a questo scopo – è il Museo dell’Ossidiana di Pau, un piccolo centro della Marmilla ai piedi del Monte Arci, in provincia di Oristano – gestito dall’Associazione Menabò. Il museo racconta e accompagna i visitatori alla scoperta delle origini del suo territorio, famoso per la produzione dell’oro nero dell’antichità: l’ossidiana. Il percorso museale è interamente improntato al coinvolgimento diretto del visitatore nella storia della roccia vulcanica e del territorio che la ha prodotta, con supporti fissi dedicati all’approfondimento: mappe, fotografie, supporti audiovisivi a proiezione continua e poi una parte ancora più “interattiva” con videoclip e basi sonore che invitano il visitatore al contatto visivo, tattile ed esperienziale con l’ossidiana, dalle origini fino alle sue numerose lavorazioni. Un percorso esterno al museo, sul Monte Arci, conduce lungo i sentieri dell’ossidiana a contatto con la natura e con la storia di questo territorio.
Con il coinvolgimento del Museo dell’Ossidiana, del Comune di Pau e dell’Associazione Menabò è stato possibile arricchire maggiormente il progetto con la realizzazione di una serie di video-guide in LIS che andranno ad integrare gli strumenti di accessibilità culturale del museo, favorendo la piena fruibilità della storia dell’ossidiana del Monte Arci per tutte le persone con disabilità sensoriale. Leggi il resoconto delle attività dei Paesaggi visivi e sonori di Pau
Il secondo compagno di viaggio di questo 2018 ci riporta ai Paesaggi visivi e sonori di Cagliari. Stavolta però cambiamo genere e approfondiamo le pratiche di accessibilità di un Centro sperimentale per le arti e le culture contemporanee, l’EXMA – Exhibiting and Moving Arts. Il Centro d’arte di via San Lucifero a Cagliari si trova nel cuore del quartiere storico di Villanova. Si tratta di un antico macello comunale realizzato sul progetto di Domenico Barabino, aperto nel 1852 e rimasto in funzione fino al 1964. Riaperto al pubblico nel ’93 dopo una ristrutturazione curata dall’architetto Libero Cecchini come Centro comunale d’arte e cultura. Dal 2012 la gestione del centro è affidata al Consorzio Camù con un progetto per la realizzazione di un Centro Sperimentale per le arti e le culture contemporanee.
All’intero dell’EXMA, tra giugno e luglio 2018, lavoreremo insieme agli operatori accoglienza, visite guidate, didattica e comunicazione del Consorzio Camù, che saranno impegnati in due percorsi laboratoriali dedicati alla sordità e alle disabilità visive. All’interno di questi momenti in aula e “in sala” progetteremo insieme un percorso guidato accessibile con la Lingua dei Segni Italiana, che verrà proposto con delle visite guidate accessibili in LIS presso il Centro d’arte EXMA nel corso del 2018.
Paesaggi visivi e sonori della Sardegna è accompagnato da una campagna di comunicazione sulla cultura accessibile, alla quale in tanti avete contribuito nel 2017 e che vi invitiamo a continuare a seguire attivamente quest’anno con l’hashtag #CulturaAccessibile.
Per maggiori informazioni e per tutti gli aggiornamenti dai laboratori in corso seguiteci sul blog e sui social!
PAESAGGI VISIVI E SONORI DELLA SARDEGNA
Progetto realizzato con i Contributi regionali a sostegno dell’associazionismo di promozione sociale – Annualità 2017 – della Regione Autonoma della Sardegna e del programma EXsMArt – CULTURE LAB del Consorzio Camù.